Il team di James Suckling anche quest’anno ha testato più di 25 mila vini per trovare le referenze da inserire nella sua top100 annuale. I criteri principali per rientrare quest’anno nella lista selezionata sono la qualità, la produzione minima di 4,000 bottiglie, il prezzo e il fattore “wow”, in grado di suscitare emozioni e tecnica.
La classifica di quest’anno evidenzia il prezzo crescente dei migliori vini dovuto alla domanda sfrenata in tutto il mondo. La gente ha bevuto più vini pregiati, specialmente durante la pandemia. Il cambiamento climatico allo stesso tempo sta riducendo le quantità di molte bottiglie di punta, con ogni sorta di calamità, dalle gelate e dalla grandine alla siccità e agli incendi.
“Mi aspetto che la pressione dei prezzi verso l’alto sui migliori vini del mondo continui nel nuovo anno.” James Suckling.
Al 32esimo posto della classifica si posiziona Ciacci Piccolomini D’Aragona con il loro Brunello di Montalcino Vigna Pianrosso Santa Caterina D’Oro Riserva 2016, con 99 punti, settimo tra tutti i vini italiani.
‘Deliziosi aromi di fiori, noce moscata, bacche scure e ciliegie nere. Vino corposo con tannini ultra-fini lunghi ed estremamente raffinati. Finale lungo. Riservato e timido ancora, a causa della sua eccellenza. Date a questo quattro o cinque anni di vita. Da bere dopo il 2024′. Così recensisce James Suckling.
Quest’anno il paese più rappresentato nella lista è la Francia con 22 vini, seguita dagli Stati Uniti con 21. Medaglia di bronzo per l’Italia con 15 referenze, cui segue Germania, 12; Australia, 7; Argentina, 6; Spagna, 5; Cile, 4; Nuova Zelanda, 3; Austria, 2. In fondo all’elenco troviamo Ungheria, Portogallo e Sud Africa con 1 vino a testa.
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