BUON ANNO DELLA TIGRE

Il Capodanno è una delle feste più sentite e importanti della Cina: secondo la tradizione i festeggiamenti iniziano la sera della vigilia e si concludono dopo 15 giorni, nella Notte delle Lanterne. Quest’anno il Capodanno cinese è stato martedì 1 febbraio, e ha dato inizio all’anno della Tigre. Ma in cosa consiste questa festa?

Il Capodanno cinese, chiamato anche Capodanno lunare o Festa di primavera, cade sempre in un giorno diverso, perché il calendario è lunisolare e unisce elementi dei calendari solari e lunari. La data corrisponde alla seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, che cade in uno spazio di 29 giorni, fra il 21 gennaio e il 21 febbraio del calendario gregoriano. Gli anni sono dedicati a uno dei 12 animali dello zodiaco, ognuno dei quali si porta dietro un significato diverso: la tigre per esempio simboleggia coraggio, determinazione e ostinazione.

I festeggiamenti iniziano la sera della vigilia: secondo la tradizione ci si ritrova presso il parente più anziano per un banchetto, durante il quale, per scaramanzia, il cibo deve abbondare. Le case devono essere decorate rigorosamente con addobbi rossi, colore considerato di buon auspicio per l’anno che inizia.

La tradizione gastronomica cinese in Italia è ormai consolidata: sono tantissimi i ristoranti che propongono i piatti tipici, quindi per festeggiare come si deve l’arrivo dell’anno della Tigre si può organizzare la cena in uno di questi locali, ordinare d’asporto oppure provare a riprodurre a casa qualcuna delle ricette. Se sul cibo ormai in tantissimi sono ferrati, su vino e spirits c’è ancora tanto da scoprire.

La tradizione vinicola in questa terra è antica ma poco conosciuta. Solo negli ultimi anni stanno emergendo cantine che puntano a valorizzare il vino cinese: Chateau Changyu Moser XV è una di queste. Nata dalla collaborazione del famoso enologo austriaco Lenz Moser con Changyu, azienda leader della viticoltura cinese, questa realtà si sta imponendo come punto di riferimento non solo locale ma anche internazionale. Al centro della produzione c’è il Cabernet Sauvignon, interpretato in modi diversi: tra questi spicca una versione in bianco davvero originale che mette il vitigno internazionale sotto una luce unica.

Il discorso è simile per quanto riguarda la produzione di Spirits: Changyu Koya è il più antico produttore di Brandy della Cina e nel tempo è diventato uno dei più apprezzati al mondo. Il mastro distillatore è Zhang Baochun: forte di un’esperienza di oltre 30 anni nel mondo del Brandy, è un punto di riferimento assoluto nel suo settore, nonché fautore del successo di Changyu Koya.

Non resta che festeggiare come si deve il nuovo anno. Gli elementi non mancano, vino e Brandy ci sono, quindi facciamo un brindisi all’anno della Tigre: 干杯 (ganbei).